Oggi quel mondo è cambiato, con l’avvento di internet e della globalità, della perdita di confini territoriali e finanziari si sono create nuove e importanti opportunità di lavoro; i profili professionali richiesti in un mondo che ha fatto scelta della tecnologia, prima di tutto, le conoscenze di base non sono più sufficienti, l’adulto necessita una continua e approfondita formazione, in materia tecnologica soprattutto.

Segue a ruota la richiesta di formazione trasversale, informale, proprio perché i rapporti sociali in ambito di ambiente di lavoro sono stati stravolti. L’ambiente di lavoro è sempre meno fatto di mura e uffici, l’ambiente di lavoro è etereo e si realizza il più nelle volte nello smartphone, nel tablet. E’ un continuo flusso di attività lavorativa che può iniziare dalla lettura della valutazione di un cliente sullo smartphone appena svegli la mattina, essere portato avanti in studio, che grazie alla tecnologia cloud ti permette di visualizzare il test già aperto sul PC e inviarlo, con suggerimenti, in check immediato e sincrono al collega che segue quel cliente e che vive e lavora a 2 time zone diversi, oltreoceano.

I nuovi scenari del mondo del lavoro richiedono professionisti flessibili, altamente qualificati ma anche abili nell'acquisire nuove competenze. In risposta ad un processo di crescente competizione globale, si assiste ad un diffuso investimento nella formazione del personale o in percorsi di apprendimento che mirano allo sviluppo di competenze che superano il modello dell'accumulazione di conoscenze inerti.

L'obiettivo è la formazione di professionisti in grado di gestire dinamiche sociali e lavorative complesse e di elaborare soluzioni efficaci attraverso un approccio sistemico ai problemi. La nuova formazione professionale che BE-MOVE eroga, mira allo sviluppo di soggetti che sappiano operare in modo duttile, adottando strategie di Problem Solving per gestire il cambiamento, professionisti competenti e motivati e che abbiano consapevolezza del proprio ruolo nelle organizzazioni. Anche alle professionalità più esperte si richiede una formazione costante che si innesta spesso in più vasti progetti aziendali di lifelong learning, al fine di riconquistare la rilevanza della propria Mission, cogliendone i valori e ricostruendo il senso profondo del proprio lavoro.

Ai formatori si richiede di soddisfare tali esigenze sociali ed economiche, generando una discontinuità nel modo di concepire e progettare la didattica attraverso un ripensamento complessivo dei percorsi formativi centrati sui bisogni delle persone che li frequentano. Tale cambiamento richiede una riflessione sulle strategie di progettazione didattica, sulla scelta di adeguate tecniche di insegnamento e di approcci valutativi integrati.

Inoltre, la presenza dell’intelligenza artificiale e l’IoT Internet of Things deve essere studiata e assimilata a fondo per poter centrare il professionista, il suo ruolo operativo, pena la possibilità di essere fagocitato da un mondo basato sulla techne, che sarebbe nata per servire, non per rendere l’uomo dipendente da essa. Il Knowledge in Action rappresenta la teoria postulata fin dal IV secoloo a.C. da Aristotele, il quale distingue, entro la dimensione dell’azione, le categorie di poiesis e praxis. La poiesis ha come proprio fine la produzione di un oggetto che, una volta arrivato a esistere, è qualcosa di altro e di estraneo rispetto all’attività che lo ha prodotto. Possiamo collocarci la techne fine a sé stessa. La praxis, invece, è quella azione che trova il proprio fine in sè stessa, che si compie svolgendosi. È quell’azione, cioè, che non trova il suo compimento in un oggetto, è azione e conoscenza insieme, che sono inseparabili. Lo asseriva Piaget nello spiegare il suo concetto dell’apprendimento sensomotorio del bambino. Azione e conoscenza definiscono l’intelligenza vissuta, attiva, agita, non riflessiva.

Tutti devono poter sentirsi in bisogno di apprendere, in continuazione, per un fine superiore. Si chiama Lifelong Learning eticamente attuata tramite il knowledge in Action, apprendimento come mezzo per e non come fine: e per l’organizzazione di BE-MOVE è il punto di partenza per poter offrire al cliente finale ciò che rappresenta il nostro sogno.

Come asserisce Sebastian Seung, neuroscienziato che studia il connettoma umano: "voi pensate che io sia un professore perché conosco le risposte, ma in realtà faccio questo mestiere perché sono consapevole di tutte le cose che non so".

BE-MOVE è una organizzazione basata sui processi, formata da professionisti provenienti dalla formazione e acquisizione di competenze specifiche nell’ambito della salute e dello stile di vita qualitativo.

Il nostro intento è fornire le migliori competenze ai Bodyworker, accrescendone il valore professionale da trasferire sul servizio offerto ai loro clienti e pazienti. Nel mondo di oggi i clienti rappresentano bisogni evoluti, manifestati attraverso uno stato emotivo che lega corpo e mente. E’ possibile, in tale ottica, ricondurre specifiche emozioni ad un solo organo interno: nello stomaco possiamo trovare farfalle o sentire un pugno, entrambe esiti distinti di emozioni distinte, amore e rabbia.

Mantenendo il concetto di corpo mente come unica cosa, il Movimento, quale rappresentazione corporea del Comportamento, che è a sua volta frutto di percezione ed elaborazione mentale, è influenzato dallo stato emotivo, proprio nella muscolatura striata.

Conoscere, capire, per poi misurare e ottimizzare è la Vision di BE-MOVE, che realizza il sogno di migliorare la salute degli individui, attraverso il miglioramento delle HABIT giornaliere.

“Non possiamo decidere il futuro e la nostra salute prossima, possiamo però decidere le nostre HABIT - abitudini e queste abitudini decidono il nostro futuro e la nostra salute”.

Riusciamo nel nostro intento di Vision e Mission grazie al modello LEARNING BY DOING basato, appunto, sui 3 processi distinti ma uniti da una interdipendenza circolare, fondata sul concetto pedagogico didattico di Dewey del “learning by doing”.

Il learning by doing è ciò che accade a colui che frequenta sedute di Coaching, sedute di formazione – Training, e che si sottopone a misurazioni di Performance – Measurement, effettuate on site o via canale digitale remoto. È un triplice learning by doing, continuo, permeato uno nell’altro, un doing Coaching, doing Training, doing Measurement.

Dewey afferma che si apprende facendo. Secondo la concezione pragmatistica della definizione della Conoscenza, conoscere significa modificare la realtà, l’oggetto con il pensiero; apprendere non significa essere passivi nel ricevere nozioni, bensì attori, protagonisti attivi nell’elaborazione di idee.

Dewey è stato uno dei più prolifici e importanti filosofi statunitensi, con i suoi concetti connotati da ampia visione e conoscenza, ha arricchito e contribuito a far crescere campi più disparati tra pedagogia, psicologia, etica, teoria sociale, politica, estetica, logica, filosofia. È stato tra i promotori della psicologia funzionalista, corrente che considera la mente come un sistema di funzioni che assistono il corpo, l’organismo, nell’adattarsi all’ambiente sociale e naturale. Tutti i movimenti sono diretti ad uno scopo, con fini pratici e le emozioni quali modelli di comportamento finalizzati ad uno scopo. Intorno a questi concetti si sviluppa la «circolarità» di cognizione – percezione – azione, un blend continuo e profondo, che ci guida nell’enattivismo, parola che caratterizza la relazione tra le strutture cognitive e l’ambiente, significando che l’ambiente permea e struttura il cognitivo e viceversa l’ambiente viene esplorato, guadagnato, scelto dai pensieri formatisi dal trigger ambientale stesso. Dewey, ha permesso - a mio personale avviso - insieme a William James, lo spostamento in avanti della linea di confine delle neuroscienze.

In BE-MOVE applichiamo i metodi innovativi di misurazione degli esiti fisiologici delle emozioni proprio per “creare la connessione oggettiva tra uomo e ambiente, luogo dove si può realizzare una completa forma e stato di salute”.

L’uomo, immerso nell’ambiente, nei suoi ritmi circadiani, sincronizza i propri, si nutre e si muove in maniera idonea, divenendo HEALTHY, in salute.

Questo stato di salute produce WISE, saggezza, che deriva appunto da un corpo sano, e RICH, ricchezza, pienezza della vita, vissuta appieno nell’essenziale.